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martedì 17 settembre 2013

Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino: un romanzo autobiografico


Il libro è un racconto autobiografico in cui descrive il trasloco a sei anni della protagonista dalla campagna di Amburgoal sobborgo berlinese, l'infanzia difficile, il padre violento e la separazione dei genitori, l'iniziazione alle droghe dapprima in un oratorio protestante poi nella discoteca berlinese Sound. Seguono i primi innamoramenti, le prime amicizie e la caduta nel tunnel della tossicodipendenza e della prostituzione.
Christiane vive con sua madre separata e sua sorella nel quartiere dormitorio situato alla periferia meridionale della città, non distante dal Muro. La situazione personale viene aggravata dalla decisione di sua sorella di andare a vivere con il padre, restando in tal modo sempre più sola e non accettando la frequentazione di sua madre con un altro uomo, il quale a breve, si trasferirà nella loro casa, nonostante questi si mostri con lei simpatico ed affettuoso tanto da regalarle un disco del suo cantante preferito, David Bowie
Per fuggire da tanto squallore, Christiane, insieme alla sua amica, inizia a frequentare la centralissima discoteca Sound, tristemente nota per il traffico di stupefacenti e la diffusione della prostituzione giovanile. La giovanissima, già consumatrice di droghe leggere, fa uso per la prima volta di acidi ed incontra Detlef. 
Christiane  scopre che Detlef, cui è innamorata, ed i suoi amici fanno uso regolare di Eroina. Una sera si reca ad una tappa berlinese del tour di concerti di David Bowie con Pollo - in crisi di astinenza - e Bernd, trovando l'occasione di poter provare eroina per la prima volta per inalazione.
Oramai avviata al consumo, si consolidano le sue amicizie legate con altri frequentatori della discoteca, nonché l'amore con Detlef con il quale passerà i fine settimana in uno squallido appartamento, ospite del loro amico Axel. Detlef le confida di prostituirsi presso la stazione dello zoo di Berlino con clienti omossessuali, pur affermando di limitarsi a delle prestazioni non complete. Il giorno del suo quattordicesimo compleanno. Christiane lo raggiunge incontrandovi tutti i suoi conoscenti. Lo spettacolo è piuttosto inquietante ai suoi occhi. Nei bagni, nonostante il parere contrario di Detlef, Chistiane compie il suo "salto" iniettandosi l'eroina per la prima volta e commentando la propria delusione. Nonostante ciò presto la ragazza arriva alla sua prima crisi di astinenza e senza denaro è costretta a prostituirsi con un uomo che da tempo la sta seguendo. Non è che l'inizio di una spirale di prostituzione, droga e crisi di astinenza
Sotto le lugubri note diSense of doubt di David Bowie, la cinepresa getta lo sguardo sui locali interni della stazione di Berlino, riprendendo dei veri giovani tossicodipendenti.
Rincontratisi, Christiane e Detlef si trasferiscono in casa di un benestante cliente omosessuale di lui che procura loro delle dosi ma una sera scopre che il suo ragazzo, in barba alle sue rassicurazioni, ha rapporti completi. Fuggita, si reca alla stazione alla ricerca di Babsi con la quale tentare insieme di disintossicarsi ma un mattino apprende da un quotidiano la notizia della sua morte per overdose a soli 14 anni. Disperata, decide di suicidarsi nello stesso modo.


Nel 1979 esce in Germania il libro che renderà Christiane famosa in tutto il mondo e susciterà attenzione sul problema della droga e della prostituzione nell'ambito del mondo giovanile. In Italia il libro verrà pubblicato nel 1981 con la traduzione della giornalista Roberta Tatafiore. Il libro è stato tradotto in molte lingue e diventò un controverso simbolo per la generazione che più di tutte fu vittima dell'eroina.
La sua voce fuori campo racconta di come sia sopravvissuta e trasferitasi in una cittadina vicino Amburgo per disintossicarsi. 

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